Vi piacerebbe fare un viaggio nella Svezia degli anni 60, da sempre terra di cultura e all'avanguardia per i diritti e le libertà individuali? E poi continuare il viaggio per mare o per terra, dalla Svezia e Nord Europa verso Sud attraverso l'Europa, il Mediterraneo, nel pieno degli anni 70 e fino alla metà degli anni 80? Immaginate quante storie e incontri interessanti.. come trovarsi a curiosare nella residenza estiva del primo ministro svedese, essere scoperti e riuscire a scappare.. oppure trovare ospitalità presso una comunità non violenta, tipo figli dei fiori, solo perché la tua fama ti ha preceduto .. e chissà quanto altro. Viaggiare alla ricerca di ciò che è il più lontano possibile dall'essere convenzionale... Questa serie ci permette di fare questo: un viaggio lungo circa 20 anni, in compagnia di Clark Olefsson, senza doverci mai annoiare.
Confesso che prima di imbattermi nel trailer di Clark, miniserie in 6 episodi su Netflix da Maggio di quest'anno, ignoravo chi fosse Clark Olefsson.
Chiedo venia, ma devo riconoscere a Clark Olefsson, rapinatore di banche, faccia da schiaffi, il Robin Hood della penisola scandinava diventato quasi Eroe nazionale, di essere un personaggio, diciamo .. poliedrico, nonché camaleontico e, dal suo punto di vista, narcisista e manipolatore il giusto.
Un tipo quindi dalle mille risorse, per niente convenzionale e con delle doti naturali innate quali l'ingegno e l'empatia, utilizzate sempre per raggiungere obiettivi definiti e pianificati, grazie alle quali è diventato il personaggio che possiamo "ammirare" nella serie.
Una vita vissuta, alla sua maniera, intensamente senza limiti e senza regole, una vita di scoperte e nuovi orizzonti, alla ricerca del "non convenzionale" , una vita nella quale donne, amici e soldi hanno sempre avuto l'importanza che Clark dava loro, secondo quello che erano le sue esigenze del particolare momento.
Una vita che in fondo, avrebbe dovuto riscattare quella che suo padre aveva vissuto e fatto vivere a lui, alle sue sorelle e a sua madre.. una vita che, nonostante il passare del tempo, ha continuato a fare male.
La serie prende vita dalla autobiografia scritta dallo stesso Clark Olefsson, che sarei stata curiosa di leggere, ma che ho trovato solo in lingua originale.
In fin dei conti, uno che entra ed esce (nel senso che riesce ad evadere per ben 17 volte ) dal carcere per metà della sua vita, deve essere per forza un tipo speciale, fuori dal comune.
Interessante che gli episodi abbiano tutti un titolo che sintetizza la filosofia di Clark e ci prepara alla visione:
1. Se non posso dare il meglio di me, allora darò il peggio
2. Faccio sempre le cose al contrario, come se avessi il pilota automatico
3. Mi vedono come un incrocio tra Pippi Calzelunghe e Al Capone
4. Che la festa abbia inizio
5. Non ho mai avuto un vero lavoro, non ho tempi, ti perdi tutto il divertimento
6. Ho letto tutti i libri che sono stati scritti, e anche qualcuno in più
E dopo questo breve sommario di filosofia Olofssoniana, non mi resta che invitarvi alla visione della serie, che il vostro viaggio abbia inizio.
ps: come sempre ai miei pensieri in libertà, allego alcuni link che potrete consultare per conoscere meglio la storia di Clark Olefsson
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